Lettera d’Avvento 2018, fratello responsabile

Carissimi fratelli,

nel giorno della festa del nostro fratello Carlo iniziamo l’Avvento: settimane di speranza che sono un riflesso di tutta la speranza dell’umanità. La nostra umanità, in crisi permanente, una crisi umanitaria sotto molti aspetti, ci procura dolore a tutti e non possiamo occultarla nella nostra chiesa nè restare indifferenti. Le celebrazioni con le nostre comunità, la preghiera personale, la vita in fraternità ci fanno compagni di vita di questa parte di umanità sia nei nostri luoghi che in quelli che sono lontani. L’Avvento ci invita ad ascoltare la voce di tutti coloro che nel deserto gridano per la loro sopravvivenza, per i loro desideri di pace, di lavoro e di libertà. L’umanità continua ad attendere una liberazione; i poveri e i minacciati dalle guerre sperano la salvezza, gli sfollati cercando un luogo sicuro… Sono milioni di persone in questa situazione. Anche a loro viene annunciato Gesù, e noi, come missionari, siamo chiamati ad annunciarlo.

La Chiesa vive un tempo difficile per la crisi provocata dalla denuncia di abusi sui minori e papa Francesco sta rispondendo con umiltà e coraggio davanti al mondo. E’ un testimone di ricerca di verità. Anche Francesco è testimone della verità.

Stiamo preparando la nostra assemblea mondiale 2019. Siamo chiamati a riflettere sulla nostra identità come presbiteri diocesani missionari riguardo il carisma di Carlo di FOUCAULD. E’ un impegno di tutti i fratelli, in appoggio ai responsabili regionali, pregando per tutti i fratelli del mondo, per le fraternità che stanno iniziando e per quelle che stanno invecchiando.

UN’UMANITA’ IN CRISI

Tutti i giorni riceviamo cattive notizie di uomini e donne, di bambini, di giovani e anziani che soffrono per cause non sempre chiare da parte dell’opinione pubblica e dei mezzi di comuniczione. Sappiamo che spesso dipendono da interessi occulti delle potenze economiche e dei governi che nascondo la realtà più crude dei loro paesi, anche nei paesi del “Primo Mondo”. Le vittime delle guerre, della violenza, del narcotraffico, del predominio dell’uomo sullla donna in molte culture, delle vittime della violenza, gridano in questo deserto, dove abbondano le voci che reclamano giustizia. Voci che si mescolano con altre che cercano vendetta o di quelle che dicono “qui non succede nulla”, o di quelle che “ritornano al proprio paese”. Anche noi abbiamo una voce: la voce di Gesù, l’annunciato dai profeti. Una voce che deve sgorgare dalla nostra fede, dalla nostra vocazione missionaria sullo stile di Nazaret che è stare con le persone del nostro popolo, con i più umili di essi, perchè solo i semplici ci insegnano ad essere umili. Fratel Carlo ha scoperto Gesù stando in mezzo alla gente umile: impariamo da lui.

UN AVVENTO CHE CI INVITA AD ESSERE RICETTIVI

Questo tempo di Avvento ci invita all’ascolto, a fermare il tempo dell’orologio e, in atteggiamento contemplativo, metterci in ascolto della Parola, del silenzio di Dio nell’adorazione, e nell’ascolto dei fratelli: i fratelli della fraternità, i fratelli sacerdoti del nostro presbiterio diocesano che, a volte, ci costa molto ascoltarli e accettarli, dato che i pregiudizi uccidono il dialogo e l’incontro; e la gente che si avvicina a noi cercando risposte ai loro problemi, o coloro che condividono con noi il lavoro pastorale, sociale o semplicemente come vicini. Apriamo la porta, mettiamo a disposizione il miglior luogo della nostra casa a chi ci cerca casa e non ci abituiamo a una dinamica di buoni consigli e facili parole. Mostrare la nostra povertà, i nostri limiti per aggiustare “le macchine danneggiate”, i cuori feriti, è permettere a Dio di agire. Lui sì che è imprescindibile. Lui sí è colui che guarisce. Gesù non è indifferente a niente. In questo Avvento ci invita ad aprire il nostro cuore e lasciarci inondare dall’Amore di Dio e dall’amore della gente. Riacquistiamo la gioia di seguire Gesù e aiutiamo molte persone tristi a trasformare l’angoscia in trionfo, a volersi un pò più bene.

UNA CHIESA CHE SOFFRE

Tutti stiamo soffrendo per le conseguenze degli abusi sui minori occultati in molte diocesi del mondo. La Chiesa perde credibilità, garanzie, ecc. Potremmo dire che sempre è successo questo, che era inevitabile… Non saremmo fedeli alla verità. Sappiamo che questa crisis ancora aperta non si riemarginata. Il nostro papa Francesco sta soffrendo anche per tutto ciò e sta ponendo la faccia davanti al mondo invocando il perdono a nome di coloro che hanno procurato danni, ascoltando, aprendo strade nuove per ristabile giustizia a beneficio delle vittime; quest’uomo merita tutto il nostro appoggio. Viviamo in comunione con papa Francesco, con tanti nemici nella sua propria chiesa, ma con l’appoggio di tanta gente buona, sia credente o no, che vede in Francesco un profeta del nostro tempo, un uomo coerente che nonostante sia una “capo di Stato”, è un essere umano sensibile alle sofferenze dell’umanità. Sono sicuro che da questa crisi verrà qualcosa di molto positivo pee la chiesa e per il Regno. Uniamoci in preghiera per fare fraternità con il papa, lì dove siamo.

1 DICEMBRE

102 anni fa Carlos di FOUCAULD si è consegnato definitivamente nelle mani del Padre. Oggi è il giorno per ringraziare Dio per lui, per ciò che ci ha trasmesso con le sue intuizioni, per la missione che ha realizzato insieme alla gente che sono state vicino a lui, per i suoi pazzi sogni. Fratel Carlo ci ha aiutato nella nostra vocazione e nella nostra spiritualità a vivere l’amicizia con Gesù e con la gente, nel Nazaret che ciascuno di noi vive, con i nostri anni e la voglia di vivere nel silenzio e nell’annuncio. E’ un regalo di Dio che merita il nostro grazie ogni giorno. Regaliamoci un tempo per valorizzare questo dono: poniamoci in adorazione in questo giorno dinanzi a Gesù per tutto ciò che Carlos de FOUCAULD ci ha trasmesso, probabilmente non tanto con i suoi scritti spirituali quanto con la sua testimonianza di vita, di amore, di abbandono, di fiducia e generosità.

Facciamo la preghiera dell’Abbandono anche se ci costa acettare che ci manca ancora molto per farla nostra completamente.

NOSTRA ASSEMBLEA MONDIALE

Dal 15 al 30 gennaio 2019 celebreremo la nostra Assemblea Mondiale della fraternità a Cebu, Filippine. Il tema centrale è l’approfondimento comequanto presbiteri diocesani missionari del carisma di FOUCAULD. Nella nostra paginas iesuscaritas.org potete trovare tutto ciò che si riferisce all’Assemblea.

Nella zona verde dell’inizio si trova il questionario preparatorio, il programma e il foglio per l’iscrizione… Fino ad oggi son poche le iscrizioni ricevute e solo un continente (America) ha consegnato le risposte del questionario, così come alcune fraternità regionali. E’ conveniente che questo lavoro lo consegniamo al più presto. Facciamo l’ultimo sforzo. So che tutti siamo molto occupati, che abbiamo poco tempo. Gioisco al ricevere la posta con le risposte del questionario e le iscrizioni e comprendo anche le difficoltà e fatiche che ciò comporta per alcune fraternità.

Parteciperanno all’Assemblea tutti i responsabili regionali o delegati, i responsabili internacionali anteriori e i responsabili continentali. Alcuni dei nostri fratelli non possono pagarsi il viaggio a causa della situazione del proprio paese. La fraternità mondiale si fa carico di ciò per quello che sarà possibile. Al momento è molto difficile poter coprire tutte le spese. Alcune fraternità d’Europa e America hanno risposto pagando il biglietto di un fratello dell’Africa e della propria America… Grazie. Vi chiedo come fraternità la disponibilità di contribuire a pagare il viaggio ai fratelli di Haití, Burkina Faso, Repubblica Centroafricana, Tchad, Congo, Camerun, Ruanda, Madagascar, Pakistan, India, BanglaDesh, che ancora non hanno il loro biglietto aereo. Fate il possibile affinchè tutti i fratelli possano partecipare all’Assemblea Mondiale nelle Filippine.

Grazie fratelli filippini per tutto il lavoro organizzativo dell’assemblea e confidiamo nella buona volontà di tutti i fratelli del mondo nel testimoniare che la fraternità è molto di più che un gruppo di preti e una forma di spiritualità: è condividere ciò che abbiamo. Grazie.

Il nostro prossimo responsabile che eleggeremo a Cebu e la nuova equipe ci aiuteranno a continuare a fare fraternità a partire dalle nostre realtà locali e dai sogni di ciascuno.

A UN PASSO DAL NATALE

In queste settimane di preparazione al Natale prepariamo il posto migliore della nostra vita a colui che viene per rimanere. Gli angeli annunciarono ai pastori la Buona Notizia e ci comunicano una gioia immensa. Ci sono angeli che ci chiamano alla porta o per telefono o nella strada e che ci dicono, a volte senza saperlo, che Dio è con noi. Ci sono volti che ci fanno vedere Gesù negli ospedali, nel carcere, nei luoghi di accoglienza dei rifugiati. Angeli nelle persone dei nostri fratelli ammalati o molto anziani, che hanno dato tutto per la chiesa, per la fraternità, per i poveri. Volti di persone anonime che fanno il bene senza aspettare niente in cambio. Gli angeli della gente semplice delle nostre parrocchie che ci aiutano nella pastorale o con la loro presenza nelle celebrazioni, o ci offrono il meglio di se stessi con la loro vicinanza e amicizia. Sono angeli senza ali, ma con una voce che nessuno può far tacere.

In attesa, in questo Avvento, di un mundo migliore, di una Chiesa più libera da angosce per il passato, di una fraternità di fratelli impegnati per il Regno, di un mondo rinnovato dallo sforzo di pace per i dirittti Umani, contro tutte le disuguaglianze, il mio augurio di un Natale pieno di Dio, di Gesù fratello e amico. Un grande abbraccio.

Aurelio SANZ BAEZA, fratello responsabile

Perín, Cartagena, Murcia, España, 1 dicembre 2018,
festa del beato Carlos de FOUCAULD

(Grazie, Mario MORICONI, per la traduzione italiana)

PDF: Lettera d’Avvento 2018, fratello responsabile, it

Lettera di Aurelio ai fratelli italiani, 10 dicembre 2017

Carissimi fratelli,

sono stato molto contento di aver condiviso con voi, fratelli della fraternità sacerdotale italiana, e i fratelli di Jesus Caritas di Sassovivo e Limiti, alcuni giorni di ritiro, di assemblea e di vita fraterna nel silenzio, nella preghiera e nel riposo… tutto concorre al bene del mio cuore pieno di gioia per l’accoglienza riservatami da parte di tutti.

Innanzitutto a Roma Andrea MANDONICO mi ha accolto come fratello e mi ha ospitato presso la casa delle Missioni Africane. Poi mi ha accompagnato alla casa di Giovanni, in Salci, con il quale sono andato a Loreto. Anche al rientro Andrea mi ha riaccompagnato all’aeroporto. A Loreto ho incontrato i fratelli italiani: che gioia grande ritornare ad incontrare gente così buona e aver potuto conoscerne altri ancora. I fratelli di Jesus Caritas mi hanno accolto nell’Abazia di Sassovivo come un fratello in più… A Sassovivo sono andato con Francesco e insieme abbiamo visitato nel cimitero di Spello la tomba di Carlo CARRETO. E’ stato un tempo contemplativo che ancora rivive nel mio cuore. Per me tutto è stato un grande dono che non merito.

Grazie a tutti voi per lo stile di vicinanza, stile mediterraneo, così simile al nostro spagnolo. Grazie per avermi trattato come fratello.

Ho sofferto per l’assenza di Gianantonio. Con lui ho avuto un ottimo scambio fraterno tutti i giorni attraverso gli strumenti mediatici a disposizione. Ancora mi comunico spesso con lui e accompagno ogni suo momento, il suo Nazaret.

Del ritiro mi porto la testimonianza del nostro fratello vescovo Giuseppe ANFOSSI e dei fratelli più anziani della fraternità che seguono le orme di fratel Carlo de FOUCAULD, come quelle di Gesù, nella vita quotidiana e nel loro instancabile lavoro per il Regno.

Voglio ringraziare Secondo per il suo costante impegno nella fraternità italiana come responsabile in tutti questi anni; grazie, Secondo, per essere così come sei, per la tua trasparenza e servizio generoso, per la tua pazienza e per essere fratello di coloro che pongono fiducia in te. Grazie anche a Gigi TOMA, per aver accettato il servizio alla fraternità come nuovo responsabile dell’Italia. Sono certo che non ti mancherà l’appoggio e l’aiuto di tutti nei prossimi sei anni. In particolare la sfida di organizzare il Mese di Nazaret, un tempo di grazia molto proficuo per i fratelli che vi parteciperanno. Altro impegno assunto è quello di intensificare le relazioni con i sacerdoti dell’Albania, se Dio vuole, sarà tra gli obiettivi in questo spazio di amore fraterno e lavoro gratuito e disinteressato. Avanti con tua dedizione: sai che hai il sostegno della fraternità internazionale.

Nei giorni trascorsi a Loreto ho costato l’importanza e l’attualità del messaggio e del cammino di fratel Carlo. Nel giorno di deserto mi sono sentito pellegrino insieme a voi. Avrei preferito un silenzio completo dalla notte anteriore, ma rispetto il ritmo della maggioranza: siamo preti diocesani e non monaci di clausura. Ma sarebbe bene organizzare un deserto di quasi 24 ore, in cui il silenzio e il non fare nulla ci aiutino a lasciarci incontrare dal Signore.

Mi è piaciuta moltissimo la testimonianza e il servizio dei fratelli diaconi, Michele e Sergio; non solo per i loro servizi nell’eucarestia, ma soprattutto per i loro contributi, la loro vita come padri di famiglia e lavoratori nella vita. Grazie per il vostro grande contributo per il Regno a partire dalla vostra vocazione di cristiani consacrati nella vita matrimoniale e nella Chiesa. La fraternità è sempre aperta a coloro che incontrano nel fratel Carlo un referente per la propria vita, non solo spiritualmente, ma anche nel lavoro e nella propria famiglia. Questo ci arricchisce tutti e ci libera dal clericalismo che a volte ci può convertire in una ‘casta’ speciale tra gli uomini e le donne delle nostre parrocchie e comunità.

Il mio incontro a Limiti e Sassovivo con i fratelli di Jesus Caritas, con una accoglienza fraterna e familiare, mi ha permesso di conoscere questa congregazione dal di dentro. Fino a questo momento conoscevo soltanto Piero e Giovanni Marco; ora ho avuto l’opportunità di passare un pò di tempo con Giancarlo, Leonardo, Wilfried, Paolo Maria e Jhonatan. Mi hanno accolto come uno di famiglia e ho avuto la possibilità di pregare con loro, celebrare nella parrocchia di Limiti l’eucaristia domenicale con Piero. Avevo un grandissimo desiderio di tornare ad incontrarlo. E’ stata una grande gioia per lui e specialmente per me. Ho potuto dedicare molto tempo alla preghiera nell’Abbadia di Sassovivo e contemplare la bellezza della montagna che la circonda. Come con i fratelli della fraternità italiana così anche con questi fratelli di Jesus Caritas ho assaporato Nazaret e lo stile missionario e di servizio alla Chiesa sulle tracce di Carlo de FOUCAULD. Grazie a tutti di cuore. Grazie perchè so che in tanta gente c’è tanto amore che mi fa sentire figlio di Dio e fratello di tutti.

Un grande abraccio.

Aurelio SANZ BAEZA, fratello responsabile

Perín, Cartagena, Spagna, 10 diciembre 2017,
seconda domenica d’Avvento e festa della Madonna di Loreto

(E grazie, caro Mario MORICONI, per la traduzione italiana)

PDF: Lettera di Aurelio ai fratelli italiani, 10 dicembre 2017

Lettera d’Avvento 2017, fratello responsabile

Carissimi fratelli,

l’Avvento ci avvicina in queste prossime 4 domeniche a Gesù piccolo e fragile. E’ Gesù che nasce nella speranza di molta gente per un mondo migliore, più umano, in cui gli uomini e le donne possano godere dei propri diritti. Un mondo bisognoso di dialogo e di uguaglianza. Francesco ci incoraggia con i suoi messaggi ad uscire dalle strutture oppressive sia dentro che fuori della Chiesa e ad aprirci al messaggio di Gesù fatto uomo nelle diverse forme culturali e sociali.

Fratel Carlo, che celebraremo il 1 de diciembre, da 101 anni della sua Pasqua, è il nostro sicuro riferimento per aprirci, partendo da Nazaret, al mondo, che ha davanti a sè un amplissimo elenco di ingiustizie per mantenere gli interessi dei potenti. Le mafie del narcotraffico, degli esseri umani, la minaccia nucleare, i fondamentalismi politici, le cause del cambiamento climatico, il terrorismo…. e tantissime false decorazioni Natalizie che ci fanno vergognare, ma che continuano a esitere nella vita quotidiana. Quando con l’informazione viene manipolata la coscienza; quando si cerca a ogni costo di guadagnare denaro e potere sulla pelle della gente ingannando popoli interi… Credo che tutti dobbiamo dire no a tutto ciò; la nostra missione sta nell’aiutare gli altri a essere coerenti con la fede e il Vangelo. La nostra preghiera, la pastorale e la missione, che sgorga dall’amore a Dio e al prossimo, come ci stimola Fratel Carlo, siano nella linea di lavoro per il regno in questo Avvento, in cui i poveri ci insegnano a condividere ciò che è piccolo e insignificante.

Abbiamo sofferto per la perdita di Félix, nostro fratello del Madagascar, e di Howie, degli Sati Uniti – di cui abbiamo riferito nella nostra pagina iesuscaritas.org – e di Dominic, di Myanmar. Anche altri fratelli hanno celebrato la loro pasqua. Tutti loro, fedeli al vangelo e alla fraternità, ci hanno insegnato che vale la pena seguire Gesù.

A seguito della morte di Félix, membro dell’equipe internazionale e responsabile africano è stato scelto Honoré SAWADOGO, di Burkina Faso, nello stesso posto di responsabilità. Lo accolgieremo nel prossimo incontro a Bangalore, India, gennaio 2018, preparando l’Asamblea Generale di gennaio 2019. Honoré, Jean-François, Mark, Emmanuel, Mauricio ed io lavoreremo con l’intenzione di poter realizzare un’assemblea in cui siano rappresentati tutti i fratelli del mondo, le loro preoccupazioni, le realtà delle varie fraternità, gli inviti a essere fedeli alla nostra opzione seguendo il cammino di Gesù come missionari e preti diocesani, nel carsisma di fratel Carlo. Sto aspettando ancora le risposte del questionario da parte di alcuni paesi. Il questionario è nella nostra pagina de Internet. Grazie. Ciò faciliterebbe il nostro lavoro a Bangalore.

In aprile ho condiviso con tanta gioia l’incontro dei responsabili e delegati della Famiglia Spirituale di Carlo di FOUCAULD ad Aquisgrana, Germania. Abbiamo condiviso la realtà di essere fratelli e sorelle segnati da uno stile di chiesa, in comunione con Francesco: con le nostre povertà di essere imperfetti, ma aperti al cambiamento personale e comunitario di fronte alle sfide delle nostre società, dei problemi umani, ma con la gioia di sapere che non siamo soli in questa missione. Ci sentiamo e siamo famiglia, e la nostra fraternità sacerdotale condivide in molti luoghi del mondo la vita e la vicinanza di altre fraternità che vivono el carisma di fratel Carlo.

La fraternità Argentina a giugno ha fatto il proprio ritiro spirituale anuale. Ho avuto il piacere di parteciparvi e condividere con abbastanza fratelli la loro pastorale, la loro vita e l’impegno con il popolo e con le proprie comunità. Ho solo parole di ringraziamento per tutto ciò che il Signore realizza con questi fratelli e per l’accoglienza e la fraternità di cui sono stato fatto oggetto. José María BALIÑA, vescovo ausiliare di Buenos Aires, ci ha aiutato ad approfondire con La Parola di Dio la nostra vita e missione. (Vedere lettera di Aurelio alla fraternità Argentina, nella nostra pagina, archivio agosto 2017)

Anche le fraternità degli Stati Uniti hanno fatto la loro assemblea in luglio a Camarillo, California. Il nostro fratello Fernando TAPIA, responsabile panamericano, ha animato l’incontro. Jerry RAGAN, nostro carissimo “Hap”, è stato rieletto responsabile nazionale.(Lettera di Camarillo, agosto 2017, nella nostra pagina). Ci riempie di gioia vedere la vicinanza di tante fraternità di tutta l’America in particolare nella preparazione della II Assemblea Panamericana, febbraio 2018, nella Repubblica Dominicana, con la coordinazione di Fernando e dei fratelli dei Caraibi. La nuova fraternità di Haití sarà presente. Benvenuti, Jonas e fratelli Haitiani.

I fratelli del Messico hanno fatto il Mese di Nazaret per la prima volta a luglio e agosto, animati da Fernando, vicino a Puebla. L’esperienza è stata un seme di autentica fraternità in questo paese dove la fraternità cresce e s’arricchisce con fratelli sacerdoti molto impegnati socialmente e pastoralmente con il proprio popolo. Apprezziamo molto il lavoro di Nacho, anteriore responsabile, la sua dedizione instancabile alla fraternità e attualmente il servizio di José RENTERÍA. Grazie per essere come siete. Potete vedere un amplio pdf con il resoconto del Mese di Nazaret anche nella nostra pagina.

A luglio è stata fatta la nostra assemblea europea della fraternità a Rudy, Polonia. Nella lettera di Rudy c’è un ampio riassunto dei contributi delle fraternità d’Europa, il risultato del nostro tlavoro coordinato da John Mc`EVOY, Irlanda, responsabile europeo, e dai fratelli polacchi, specialmente da Andrzej e Rafael. Hanno fatto del tutto per accoglierci nel migliore dei modi, per darci tanto affetto e offrirci nel fine settimana la loro ospitalità e il contatto con la gente nelle parrocchie. E’ stato eletto Kuno KHON, della germania, nuovo responsabile della fraternità Europea, fino alla prossima assamblea in Inghilterra, nel 2020. Sono emersi molti interrogativi e inviti di fronte a una Chiesa sempre più vecchia e una società sempre più desacralizzata e laicista, e con una demografia in cambiamento e condizionata dal gran numero di immigrati e rifugiati. Costoro non debbono rimanere al margine della nostra missione.

Il fratello Jean-Michel BORTHEIRIE ha animato il ritiro della fraternità del Ciad, a Bakara, nel mese di agosto, e con gioia mi ha comunicato questa esperienza africana di fraternità. E’ un buon conoscitore della realtà africana per il suo lavoro missionario nel continente. La fraternità del Ciad cresce e Corentin pone tutto il suo impegno nel coordinare gli incontri come responsabile. Ci sono grandi difficoltà a causa delle distanze, come capita in molti paesi dove i fratelli sono obbligati a fare viaggi lunghissimi per incontrarsi. Grazie perchè questo grande impegno rende possibile la fraternità.

La fraternità spagnola ha avuto il ritiro estivo nell’ultima settimana di agosto, a Galapagar, Madrid, con i contributi del fratello Mateo CLARES in relazione alla spiritualità e missione di Carlo di FOUCAULD. L’adorazione, la revisione di vita, il deserto e un pomeriggio assembleare, coordinati dal fratello responsabile Leonardo, hanno ritemprato il nostro spirito e ci hanno aiutato a verificare le nostre vite.

I fratelli cileni hanno fatto il ritiro e l’assemblea in questi giorni, animati da Matías VALENZUELA, missionario dei Sacri Cuori, specialista sui temi di Carlo di FOUCAULD. Che gioia tornare a vedere il nostro Mariano PUGA in questa foto di famiglia! Lui e altri fratelli “storici” che per la loro età e esperienza ci danno una testimonianza viva della sequela di Gesù e di pastori e missionari. Ccon la loro vita manifestano che Dio li ama e che essi danno tutto per LUI.

La scorsa settimana si è tenuta in Pakistan la Settimana di Spiritualità asiatica, focalizzada nel messaggio di Carlo di FOUCAULD. Vi hanno partecipato quasi tutte le fraternità asiatiche, coordinata da Arthur, responsabile Asiatico, e Emmanuel, dell’equipe internazionale. Appena possibile ne darò un resoconto nella nostra pagina della fraternità.

Oggi vado in Italia per partecipare al ritiro e all’assemblea dei fratelli italiani a Loreto. Secondo MARTIN termina il suo mandato di responsabile e bisogna eleggere un nuovo fratello. Avremo sempre presente nel nostro cuore Giuseppe COLAVERO, il grande lottatore per la fraternità e per i più abbandonati. Anche Giovanni, vecchio fratello amato da tutti.

Nella preghiera ricordiamo i nostri fratelli ammalati. Penso specialmente a Aquileo, México, sarà operato a seguito di un incidente; a Gianantonio, Italia; alcuni fratelli spagnoli più vicini con una salute molto precaria. Essi sono la presenza di Gesù: Lui è stato sempre presente a fianco dei sofferenti. La nostra preghiera anche per i fratelli che vivono nei paesi con instabilità politica, con problemi di sicurezza, con terrorismo e mafie, ecc. Insieme a loro e per i loro popoli chiediamo che Gesù nasca ngli esseri umani che non hanno le nostre stesse opportunità di vita. E’ questo uno dei propositi, come fraternità, che possiamo fare in questo Avvento.

Scusate questa lunga lettera d’Avvento, che sembra più un album familiare e notiziario. Lo faccio con affetto, perchè possiamo conoscere i volti dei fratelli nel mondo, le loro gioie e le loro preoccupazioni.

Buon Avvento a tutti con la speranza che il lavoro quì e là, nella missione, nei quartieri, negli ospedali, nelle carceri, nelle parrocchie, nel lavoro manuale, nella vita degli esclusi, sia tutto a gloria di Dio e per la edificazione di un modo di fratelli.

Un gran abraccio.

Aurelio SANZ BAEZA, fratello responsabile

Perín, Cartagena, Murcia, Spagna, 19 novembre 2017,
Giornata Mondiale dei Poveri, promossa da papa Francesco

(Tante grazie, caro Mario per la traduzione italiana)

PDF: Lettera d’Avvento 2017, fratello responsabile, it

Lettera di Jean François e Aurelio, Vernon, marzo 2017 in olandese

Lieve Broeders,

we zijn deze week samengekomen om te werken voor de Priesterfraterniteit die ons allen verbindt.

We hebben de personen opgeroepen die in het hart staan van onze bekommernissen en die ons motiveren voor de dienst die we samen aannemen: namelijk elkeen van jullie.

In dit kleine Nazareth Vernon, in het huis van onze broeder François MARIN, die ons ontvangt als een vader, brengen wij God dank voor de broeders die jullie voor ons zijn.

Dank, François voor de gastvrijheid die je broederlijk aanbiedt aan de pelgrims die wij zijn.

Dit werk hebben we toegespitst op het herlezen van het leven van onze fraterniteiten.

Wij hebben gedialogeerd en onze meningen en bekommernissen gedeeld om te pogen een antwoord te brengen omtrent de vragen die het leven van onze fraterniteit aanbelangen in de onmiddellijke toekomst:

– de Europese bijeenkomst van de fraterniteiten in Polen deze zomer (Rudy)
– de Wereldbijeenkomst in Indië januari 2019 (Bangalore)
– het bilan van onze activiteiten in 2016 voor de Congregatie van de Clerus in het Vaticaan
– het lanceren van de Fraterniteit in Haïti
– het project om de verantwoordelijken van de verschillende takken van de spirituele Foucauldfamilie te ontmoeten in Aachen, april 2017
– de echo’s van het Jubileumjaar t.g.v. de Honderdste verjaardag van de zalige Charles de FOUCAULD die ons bereiken uit verscheidene landen
– de zorgen omtrent de gezondheid van onze broeder uit Madagaskar Felix
– onze vreugde het herstel te zien bij het verlaten van het ziekenhuis van Suso (Fraterniteit van Madrid, Spanje) na zijn chirurgische ingreep

Maandag 6 maart hebben we een uitwisseling gehad met de verantwoordelijken van de regio Île de France en Normandië (Yves de MALLMANN, Joseph JOURJON, Louis YON en Xavier CHAVANE).

Het was goed elkaar te ontmoeten om de werkelijkheid van het leven en de zorgen van onze fraterniteiten centraal te plaatsen.

Wij erkennen dat wij de ‘doortocht’ in onze Europese Fraterniteiten die steeds maar verouderen, beleven als een echte ‘Nazareth’-tijd.

Het weze een krachtige oproep om deze ‘passage’ hoopvol door te maken om in liefde de tijd van verouderen te beleven in de spiritualiteit van Nazareth. En dit terwijl wij met realisme vaststellen dat er nog weinig jongeren tot onze fraterniteiten toetreden.

Deze tijd dienen wij in eenvoud te beleven en in trouw, om ten einde toe te getuigen van het geloof dat ons bezielt. En dit in een Europa dat de neiging heeft zich terug te plooien op zichzelf, dat weigert vreemdelingen en vluchtelingen te onthalen en dat bang is. Deze angsten vertalen zich in het stijgen van populistische en reactionaire bewegingen.

Vóór alles, in de lijn van paus Franciscus, zijn wij geroepen om door ons leven de universele broederschap te manifesteren die broeder Charles ons nalaat en het missionair charisma van onze priesterfraterniteit Jesus Caritas.

Wij geloven dat de dialoog met de moslims in Europa mogelijk is! Wij beleven die ook in verschillende christelijke gemeenschappen door concrete acties waarbij we elkaar ontmoeten en nabij zijn. De vooroordelen en de bekoringen om in de andere een bedreiging te zien, moeten een voor een vallen. Bijvoorbeeld, in Frankrijk, in sommige volksbuurten, zijn een derde van de inwoners moslim. Wij dienen te leren om samen te leven en om te dialogeren met de werkelijkheid zoals ze zich presenteert.

Dinsdag 7 maart hebben wij in het logement van Jean-François bezoek gekregen van Jacques Gaillot, bisschop van Partenia, lid van onze fraterniteit. Hij is van Parijs gekomen om te participeren aan ons werk. De tijd die we met hem mochten doorbrengen vanaf zijn komst in het station te Vernon tot aan zijn vertrek is een echt geschenk geweest. In de uitwisselingen hebben we kunnen profiteren van zijn wijsheid om te verdiepen hoe we priester kunnen zijn in deze moeilijke tijd, hoe we kunnen blijven openstaan voor hoopvolle dingen en hoe we ons bereid kunnen maken ons te bevrijden van onze zekerheden en van ons Westers comfort… Dank je wel, Jacques dat je er was om jouw levensgetuigenis en je gegeven zijn aan Christus met ons te delen.

Woensdag 8 maart in de namiddag zijn we naar Michel Pinchon getrokken in het pastorij van Gouville. We troffen hem sterk aan, in goede gezondheid. Wij hebben kunnen vaststellen dat zijn huis open blijft voor heel veel bezoeken van mensen uit zijn dorp en verder en dat hij op een edelmoedige wijze zijn ervaringen en wijsheid deelt. We hebben ’s avonds in Dammier het avondmaal genoten met Jan-Louis Rattier, lid van de fraterniteit met Jean-François en de hebben deelgenomen aan een bijeenkomst met mensen uit zijn parochie om na te denken over het Woord van God. Zo konden we delen in zijn dagelijkse pastorale ervaringen. Het is altijd een genade te mogen delen in de Nazareth-ervaring in een christelijke gemeenschap met een broeder van de Fraterniteit, om het leven te beluisteren van de christenen en hun gemeenschap met Christus.

We hebben ook het werk gewaardeerd van Fernando TAPIA, van Jean-Michel BORTHEIRIE en van Manuel POZO in Almera, Spanje, om een document te maken over de ‘Nazarethmaand’. Dit document zal bestudeerd worden en goedgekeurd in de Bijeenkomst van Bangalore. Dank aan deze broeders die op die wijze beantwoord hebben aan de vraag van de Internationale Equipe.

Wij herinneren er meteen nog eens aan dat wij rekenen op de bijdrage van alle regionen om het budget te spijzen voor de internationale Equipe en dit vooral met het oog op de Wereldbijeenkomst in Bangalore, januari 2019. Voor wie het aangaat, wil de Internationale Equipe deze ontmoeting voorzien tegen een betaalbare prijs.

Heel veel dank voor de fraterniteiten die hun bijdrage met edelmoedigheid reeds hebben in orde gebracht.

Onze webstek iesuscaritas.org staat open voor alle fraterniteiten. Wij hopen dat jullie artikelen sturen, nieuws en het aankondigen van de toekomstige initiatieven om ze in de ‘agenda’ aan te plaatsen. Het is een manier om elkaar wederzijds nabij te zijn. Wij vinden het belangrijk dat onze fraterniteiten plaatsen zijn waar wij vernemen hoe we missionair kunnen zijn binnen onze diocesane priestercorpsen.

Op deze plaatsen waar we parochies, hospitalen, gevangenissen, onthaal voor vreemdelingen (verjaagd uit hun landen door oorlog of armoede) en plaatsen van solidariteit met de meest bedreigden van onze samenleving terugvinden, bewaren wij de geest van het appel van Broeder Charles om de ‘laatsten’ te vervoegen. Want het is met hen dat wij de Christus ontmoeten. Er is geen open spiritueel leven mogelijk zonder een edelmoedig en barmhartig hart.

Paus Franciscus nodigt er ons dringend toe uit: « Laten naar buiten treden om aan allen het leven van Jezus Christus aan te bieden… Ik verkies een gehavende Kerk, gekneusd en vuil omdat ze de straat is opgegaan, eerder dan een Kerk die ziek is omdat ze in zichzelf zit opgesloten, gehecht aan het comfort van haar eigen zekerheden. … Meer dan de vrees ons te vergissen, hoop ik dat we bezield blijven door de vrees opgesloten te zitten in structuren die ons een valse bescherming geven, in normen die ons tot onverbiddelijke rechters maken, in gewoontes waarin we ons comfortabel voelen, terwijl er buiten een uitgehongerde menigte wacht en Jezus maar voor ons blijft herhalen: “Jullie moeten hun te eten geven” Mc 6,37).” (De Vreugde van het evangelie, nr. 49).

Vanuit Vernon wensen we jullie een heilzame vasten en een mooie weg naar Pasen toe met Jezus en met je broers en zussen waarmee je tocht bent.

Jean-François en Aurelio

Vernon, Normandië, Frankrijk, 10 maart 2017

PDF: Brief van Jean François en Aurelio, Vernon, maart 2017, neer

Lettera di Jean François e Aurelio, Vernon, marzo 2017

Carissimi fratelli,

in questa settimana abbiamo lavorato sui temi della fraternità e soprattutto sono le persone che ci stanno a cuore e motivano le nostre preoccupazioni, ossia ciascuno di voi. In questo piccolo Nazaret di Vernon, nella casa del nostro fratello François MARIN, che ci ha accolto come figli, ci ricordiamo di voi e ringraziamo Dio perchè siete nostri fratelli. Molte grazie, François, per alloggiare il pellegrino ed accogliere i tuoi fratelli.

Il lavoro lo abbiamo concentrato nel rivedere i temi pendenti della fraternità in un luogo di dialogo e condividendo idee, opinioni e la preoccupazione per dare risposte ai problemi e per un buon funzionamento della fraternità nell’immediato: i questionari per l’Assemblea Europea di quest’estate in Polonia, per l’Assemblea Mondiale in India a gennaio 2019, l’economia della fraternità internazionale, la proiezione della memoria 2016 della fraternità da inviare alla Congregazione del Clero in Vaticano, la nuova fraternità di Haiti, la preparazione per l’incontro dei responsabili e delegati della famiglia Carlos de FOUCAULD in aprile, ad Aquisgrana, gli echi del Centenario di fratel Carlos che ci arrivano dai vari paesi, la nostra preoccupazione per la salute di Félix, Madagascar, il ricupero di Suso, Spagna, dopo l’intervento chirurgico, ecc.

Lunedì, 6 de marzo, abbiamo condiviso con i responsabili delle regioni de Île di Francia e Normandia (Yves di MALLMANN, Joseph JOURJON, Louis YON e Xavier CHAVANE) un tempo prolungato di dialogo e incontro. E’ stato stupendo l’incontrarci in fraternità per condividere le realtà e le preoccupazioni delle nostre fraternità. Crediamo che in Europa stiamo vivendo un tempo di passaggio che è un Nazaret reale per l’invecchiamento delle fraternità. E’ una chiamata molto seria a vivere questo tempo con ottimismo e amare questa spiritualità di Nazaret essendo sempre più vecchi e con poche entrate di giovani. Vivendo con semplicità e allo stesso tempo l’impegno della fraternità universale in questa Europa chiusa in se stessa, ripiegata su se stessa, che rifiuta lo straniero, il rifugiato, con le paure che provocano l’ascesa di politiche populiste e quelle reazionarie. Davanti a tutto ciò, seguendo la strada aperta da papa francesco, ci sentiamo impegnati a testimoniare e vivere il messaggio della fraternità universale di fratel Carlo e il carattere missionario del nostro carisma come fraternità sacerdotale. In Europa crediamo che sia possibile il dialogo con i mussulmani e già si fa in varie comunità cristiane con gesti di vicinanza. Debbono cadere i pregiudizi e la tentazione di guardare gli altri come una minaccia. Per esempio, in Francia, la terza parte dei quartieri popolari sono mussulmani. Dobbiamo imparare a dialogare con questa realtà.

Martedì 7 abbiamo avuto la visita di Jacques GAILLOT, vescovo di Partenia, della nostra fraternità, venuto da Parigi per condividere il nostro lavoro nella casa di Jean François. E’ stato un grande regalo il tempo vissuto dall’accoglienza nella stazione del treno fino alla sua partenza. Abbiamo imparato dalla saggezza dei piccoli come essere più umani, come essere preti in un mondo difficile, come essere aperti alla speranza e a vivere senza le sicurezze e le comodità del mondo occidentale. Grazie, Jacques, per essere venuto a stare con noi e per le testimonianze della tua vita donata per la causa di Gesù.

Mercoledì 8 abbiamo lavorato nella mattinata , nel pomeriggio siamo andati a Gouville, per trovare Michel PINCHON: lo abbiamo trovato forte e sano. La sua casa è sempre aperta a tantissime visite da parte della gente del suo paese o da più lontano; condivide con tutti la sua esperienza e saggezza. Abbiamo cenato con Jean Louis RATTIER e partecipato alla riunione del laboratorio di Bibbia della sua parrocchia a Damville, condividendo la sua pastorale e il suo lavoro quotidiano. Sempre è gratificante partecipare al Nazaret di ogni fratello, sia all’esterno come all’interno. Nazaret è l’esperienza viva del come situarci in fraternità di fronte a ciò che ci circonda, in unione sempre più forte con Gesù.

Abbiamo valorizzato molto positivamente il lavoro di Fernando TAPIA, Jean Michel BORTHEIRIE e Manuel POZO in Almería, Spagna, nell’elaborare il documento base sul Mese di Nazaret. Questo documento sarà studiato e approvato nell’Assemblea di Bangalore. Grazie a questi fratelli che hanno dato la loro disponibilità alla nostra richiesta da parte dell’equipe internazionale.

Ricordiamo che tutti siamo chiamati a contribuire alla cassa internazionale, specialmente la prossima Assemblea Mondiale di Bangalore 2019 ha già un preventivo ed è necessario coprirne le spese. Come equipe internazionale abbiamo cercato di risparmiare il massimo possibile. Grazie alle fraternità che già hanno contribuito con generosità.

La nostra pagina iesuscaritas.org è aperta a tutte le fraternità. Attendiamo i vostri articoli, notizie, avvisi dei prossimi eventi per pubblicizzarli. E’ un mezzo di comunicazione che ci avvicina gli uni agli altri.

La nostra riflessione si è concentrata sulla chiamata a vivere in fraternità il nostro ministero come missionari nel presbiterio diocesano, nel luogo in cui ci troviamo, sia la parrocchia o l’ospedale, o la prigione o nelle organizzazioni che aiutano i rifugiati, coloro che sono stati emarginati per la guerra o per la povertà, o nei luoghi di accompagnamento degli impoveriti delle nostre società, forti e decisi di andare verso gli ultimi, come Carlos di FOUCAULD, dato che lì incontriamo Gesù. Come ci ricorda papa Francesco, non c’è vita spirituale senza un cuore aperto, generoso e misericordioso. “Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesucristo… Preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca e macchiata per essere uscita per le strade,piuttosto che una chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze… Più della paura di sbagliare, spero che ci muovo la paura di rinchiuderci nelle strutture che ci danno una falsa protezione, nelle norme che ci trasformano in giudici implacabili, nelle abitudini in cui ci sentiamo tranquilli, mentre fuori c’è una multitudine affamata e Gesù ci ripete senza sosta: “¡Voi stessi date loro da mangiare!” (Mc 6,37) (Evangelli Gaudium, 49)

Da Vernon vi auguriamo una santa Quaresima e un cammino verso la Pasqua con Gesù e i fratelli e sorelle come compagni di viaggio.

Un grande abraccio.

Jean François e Aurelio

Vernon, Normandia, Francia, 10 marzo 2017

(Grazie, Mario, per la traduzione)

PDF: Lettera di Jean François e Aurelio, Vernon, marzo 2017, it

Lettera d’Avvento 2016, fratello responsabile

Carissimi fratelli,

adviento_2016_001non è questo il momento di fare discorsi, o di offrire brillanti idee: l’Avvento parla da se stesso; è il tempo per approfondire la nostra speranza. Gesù è vicino, l’annunciato dai profeti e l’atteso da un popolo disperato. L’avvento è la parola data al popolo dai profeti, la voce di Giovanni Battista, il messaggio della vita per gli uomini e donne che, in molte parti del mondo, hanno dato o stanno dando la propria vita per Gesù. Anche oggi è la voce di quanti lavorano per un mondo solidale e in armonia.

Ascoltiamo sempre la voce del portatore di buone notizie, dei cambiamenti che rendono questo mondo un luogo sacro per tutti: la Terra, con tutti gli esseri umani, con i propri diritti e libertà. La voce che ci trasmettono i più poveri che attendono una risposta ai loro problemi, adviento_2016_002gli esiliati per le guerre – immigranti forzati -, fino agli uomini e donne che sono nei campi dei rifugiati, negli ospedali, nelle case per anziani, nelle case di accoglienza… le persone che incontriamo con problemi psichici, la gente che ricorre a noi in cerca di una parola di consolazione: ascoltiamo la loro voce.

Asoltiamo la voce dalla Parola, l’impegno di Dio con il mondo. I testi di ogni domenica d’Avvento sono un richiamo ad approfondire i desideri di Dio, che continua ad infiammare i nostri cuori.

adviento_2016_003Ascoltiamo i fratelli e le sorelle della Famiglia di Carlo de FOUCAULD sparsi nel mondo celebrando in questi giorni il Centenario. Una gioia, un’altra buona notizia per la Chiesa e per coloro, senza considerarsi parte della chiesa, convivono con noi, condividono la nostra mensa, le nostre strade o la nostra amicizia: fratel Carlo è il maestro d’amicizia e di vicinato -missionario povero tra i poveri-. Il Centenario della sua Pasqua il prossimo 1 dicembre è il tempo per ringraziare il Signore per quest’uomo inquieto e cercatore della sua volontà. Il seme caduto in terra è germogliato e ha dato frutto: un frutto che rimane e continua a dare adviento_2016_004semi, è pura vita. Ognuno di noi, come fraternità sacerdotale, siamo chiamati a seminare non riti religiosi, ma la nostra vita di fratelli tra fratelli, tra la gente che accompagniamo e serviamo. L’universalità della sua testimonianza ci invita ad uscire dai nostri schemi prefabbricati e tornare a Nazaret: a tornare sempre al Vangelo come forma di vita, di pensiero e d’amore. La morte di Carlo de FOUCAULD è stata la rivelazione del suo amore a Gesù fino all’estremo, senza desiderarla, senza pianificare la propria fine; semplicemente è stato un morire per Dio e nel cammino di ricerca che mai cessò fino a questo momento, inviato agli ultimi, come missionario adviento_2016_005atipico.

Per la famiglia Carlo de FOUCAULD celebrare il Centenario in questo anno 2016 è ricordare il trionfo di Gesù sulla morte e condividere la gioia della risurrezione. Ci sentiamo immersi nella sua Pasqua, in questo Avvento in cui ascoltiamo anche la sua voce, che in qualsiasi idioma e nella diversità dei linguaggi si manifesta – quello della preghiera, quello della speranza, quello della pace, quello dell’umiltà…-, ci ricorda che siamo piccoli. La sua amicizia e identificazione con Gesù rafforza in noi questa identità /preghiera, deserto, ascolto econdivisione nella revisione di vita, lavorare per e con i poveri, la sua vita a Nazaret, essere fratello..)

adviento_2016_006Terminato l’Anno Giubilare della Misericordia, papa Francesco ci spinge a continuare nella costruzione di un mondo forte di fronte al male che danneggia il cuore umano con la Lettera Apostolica Misericordia et misera, spargendo pace, e ricordando dal suo titolo che da Gesù siamo perdonati dai nostri “adulteri” e infedeltà, a essere fratelli di tutti, seminatori di pace e gioia, comunicatori di perdono e di amore di Dio. Che ci sbagliamo e che siamo peccatori – tanto quanto la donna adultera in GV 8,1-11-, è evidente se adviento_2016_007ascoltiamo il nostro cuore e facciamo un buon esame di coscienza. Però non è il peccato, l’infedeltà e l’”adulterio” ciò che dobbiamo purificare per sentirci liberati dalla colpa: è più importante non tirare pietre, non giudicare e dedicare tutta l’energia per costruire il Regno e, come fraternità e gruppo di fratelli, mettere il nostro impegno alla luce del Vangelo e coinvolgerci per fare qualcosa di buono per aiutare gli altri.

adviento_2016_008Ricordando il nostro impegno come equipe internazionale della fraternità, come abbiamo scritto nella lettera di Kansas City, ricordo a tuitti l’importanza di realizzare il QUESTIONARIO dI Bangalore, inviato a tutti i responsabili e presente nella nostra pagina iesuscaritas.org E’ impegno di ogni fraternità preparare l’assemblea mondiale di gennaio 2019, con contributi a partire dalla vita per avere una buona base di lavoro, reale, senza teorie, che parli della nostra identità, della nostra missione come presbiteri diocesani, ai quali la testimonianza di fratel Carlo de FOUCAULD ha dato un senso e una luce come regalo di Dio, come manifestazione dell’amore del cuore generoso e sensibile di Gesù palpitante in ogni eucarestia che celebriamo, che palpita nel seno delle famiglie, dei malati, dei vecchi, dei poveri e degli oppressi. Vogliamo ascoltare a Bangalore il battito di ogni fratello e di ogni fraternità.

Vi invito ancora una volta a collaborare con la nostra pagina iesuscaritas.org che è lo strumento di comunicazione di tutte le fraternità. Inviatemi notizie, articoli, gioie….E’ anche importante comunicare gli eventi per l’AGENDA (retiri, incontri, Mese di Nazaret, esperienze interfamiliari o interreligiose…) Grazie.

In questo Avvento 2016, al termine dell’Anno Giubilare della Misericordia e del Centenario della Pasqua di fratel Carlo, Gesù ci benedica e ci riempia il cuore di gioia, pace e speranza.

adviento_2016_009Così ve lo desidero. Un gran abraccio fraterno e fiducioso.

Aurelio SANZ BAEZA, fratello responsabile

Perín, Cartagena, Murcia, Spagna, 27 noviembre 2016,
prima domenica d’Avvento

(Grazie, Mario, per la traduzione)

PDF: lettera-davvento-2016-fratello-responsabile-ital