Cronaca Assemblea Panamericana, setembre 2022

FRATERNITÀ SACERDOTALE IESUS CARITAS

TERZA ASSEMBLEA PANAMERICANA

CORDOBA, 19-24 settembre 2022

CRONACA

Venerdì 16 sono arrivati i fratelli di Canada, Cominciando così la nostra Terza Assemblea Panamericana. Altri sono arrivati il 18 e altri iil 19. Il P. Marco Bustos, nostro grande ospite,si é incaricato di venirci a prendere alcuni all’aeroporto e si é preoccupato che altri fratelli della fraternità di Cordoba potessero ricevere agli altri, tutti abbiamo ricevuto una calorosa accoglienza. I delegati della Repubblica Dominicana,Cile e Messico hanno avuto l’opportunità di essere ricevuti in casa della famiglia del P. Marco Bustos, dove si celebrava il compleanno di Don Raúl, padre del P.. Marco. Siamo stati accolti con una grigliata e uno spettacolo artistico da parte di Don Raúl e dalla signora Aidé, genitori del P. Marco.

Quelli che siamo arrivati la domenica siamo stati a casa delle Suore “Schiave del Cuore di Gesú”, “dove abbiamo riposato un po, dopo il lungo viaggio. Dopo siamo stati a cenare con una buona pizza. Alcuni fratelli hanno perduto la valigia all’aeroporto, incluso un computer.

Le nazioni che hanno partecipato alla Assemblea sono state; Quebec- Acadie. Cile, State Uniti, Republica Dominicana, Brasile, Messico e Argentina. Ci visito sporadicamente un sacerdote venezuelano, missionario a Cordoba.

Il lunedi giá eravamo quasi tutti nella casa, sebbene, i fratelli di Brasile e il P. Alex di Stati Uniti arrivarano lunedi notte, ció ha provocato che si iniziasse formalmente il martedi mattina con la Adorazione e le Lodi presieduta dai delegati della Republica Dominicana e Messico. In totale le traduzioninerano in inglese, francese e spagnolo, perché i fratelli brasiliani capivano lo spagnolo e gli spagnoli capivano il protoghese.

Martedi ci siamo dedicati a considerare la realtá della nostra fraternitá, a partire di una relazione presentata dal Responsabile continental. L’obbietivo era scoprire le forze e le debolezze delle nostre fraternità in America. Abbiamo lavorato in grupo per idioma e abbiamo fatto la riunione plenaria per mettere in comune il risultato di nostro lavoro.

Le principali debolezze che si sono evidenziate sono: l’invecchiamento della maggioranza dei membri della fraternità, il sopraccarico di lavoro dei fratelli e le distanze che ostacolano la crescitá della nostra fraternità. Tra le forze si individuano: la spiritualità del fratello Carlo (la adorazione, l’Eucaristia, il deserto, la opzione per i poveri e la fraternità universale); la presenza di vescovi nella fraternità; la presenza di fratelli nella periferia. Abbiamo fatto un nuovo lavoro di gruppo con questa domanda:

Che proposte possiamo fare per potenziare le nostre forze e superare le nostre debolezze?

Alla fine , in una riunione plenaria abbiamo condiviso le proposte.

Nella ultima sesione del martedi iniziamo la presentazione delle esperience missionarie di differenti paesi. Cominciarono Brasile, Canada e Republica Dominicana. Chiama l’attenzione il caso presentato dal Brasile: una casa organizata dalla fraternitá per accogliere sacerdoti in crisi, cercando di rispondere a una realtá data: in un anno si sono suicidati dodici sacerdoti. Canada presento un caso di inmigrazione e le risposte che le fraternità hanno dato. Republica Dominicana presento la esperienza missionaria di Mons. Lorenzo Vargas, membro della nostra fraternitá in una zona impoverita del Republica Dominicana. Accompagnando ai poveri a lottare per la ecologia, specialmente in favore dei fiumi, perché la empresa minerario Barrick Gold voleva costruire “una presa di cola” che avrebbe contaminato la comunitá. Il giorno si e concluso con la Eucaristia presieduta dal P. Abraham Apolinario della Republica Dominicana e una buona cena.

Mercoledí 21 dopo delle lodi e la adorazione presieduta dai fratelli del Brasile abbiamo fatto colazione e dopo abbiamo continuato con la presentazione delle esperienza missionarie, Cominciato il Padre John delle Stati Uniti che ci ha presentato la sua esperienza nella Diocesi di Pensilvania, che, nonostante i lussi, pensa nei poveri bisognosi. Lo stesso il P. Alex, ha presentato la realtà della Parrocchia, dove lui stava, nella quale il sacerdote si univa alle persone che erano il 95% cattolici e di lingua spagnola, per evangelizzare.

Il secondo paese a presentare la esperienza e stato il Messico. Il P. José RenterÍa della Parrocchia de Guanajuato ci ha presentato la sua Pastorale di accompagnamento ai poveri esclusi, nello spirito del fratello Carlo, una pastorale rivolta ai disabili, tra loro, sordi, muti e con condizioni speciali.

Continuiamo con il Chile. El P. Juan Antonio Gonzalez ci ha presentato una esperienza pastorale de inculturazione nel mondo “mapuche” (popolo originario) del sud de Cile, Diocesi di Temuco, dove c’é un conflitto tra l’Statocileno e il popolo mapuche. Ci ha presentato il Vangelo in dialogo con la cultura mapuche. Per ragiungere una migliore inculturazione é andato a vivere con loro, fermandosi per ottoanni, svolgendo attivittá in agricultura e in una impresa avícola.

Concludiamo con le esperienze missionarie in Argentina. Il lavoro dei fratelli con persone drogadipendenti attraverso di una isituzione chiamata“Familia grande Hogar de Cristo”. Hanno 250 centri en tutto il paese. Testimoniano che Dio vuole che possiamo portare frutti anche se imperfetti. L’obbietivo é ricevere la vita “come viene”. Il promotore e stato Jorge Bergoglio quindici anni fa. Accolgono donne e uomini con diverse situzoni di vita. E stata presentata la Pastoral Guadalupe che lavora con gli esclusi sessuali: trans, omosessuali, lesbiane, prostitute e persona senza fissadimora. Questa pastorale é nuova . Da poco e stata presentata come pastorale ufficile della Diocesi e hanno centri di accoglienza per queste persone .Altra esperienza e la de Mani Aperte: lavorano con bambini con problemi giudiziari e con migranti.

Alla fine della presentazione delle esperienze missionarie abbiamo ricevuto una illuminazione dottrinale sul tema la missione in “Fratelli Tutti”, realizata per nostro fratello Williams del Brasile.

Nel pomeriggio abbiamo lavorato su due domande:

Che conclusione traggo dalla presentazione delle esperienze missionarie e dalla illuminazione ricevuta, in relazione alla nostra missione di sacerdoti diocesani missionari?

Che proposte missionarie possiamo fare alla nostra fraternità?

Si é proposto che nelle nostre Assemblee Nazionali ripeteremo questa metodologia, presentando diverse esperienze missionarie di nostri paesi per risvegliare o motivare l´spirito missionario del fratelli. Si è pure suggerito che nei nostri ritiri si lavori sulle attitudine spirituali necessarie per accrescere lo espirito missionario e superare cosí ció che il Papa chiama “mondanitá spirituale” che si traduce in vita facile, ricerca di denaro, sesso, etc. Si propone pure utilizzare i mezzi della fraternitá per rispondere alle necessita dei poveri ed esclusi. Il gruppo di lingua spagnola ha detto che rifiuta la formazione monoculturale di alcuni case di aumento. Si propone evitare lo espirito di chiusura, il clericalismo, l’indifferenza di fronte alle sofferenze della Natura e atteggiamenti patriarcali.

Più tardi siamo usciti per gruppi a visitare alcune parrocchie di Cordoba. Celebriamo l’Eucaristia e abbiamo cenato con i parroci e le sue comunità che ci hanno ricevuti con molto affetto.

Abbiamo pure goduto di un giro per il territorio parrocchiale dove siamo stati. E stata una bella esperienza.

Giovedì 22 iniziamo la nostra giornata all’ ora abituale: 7.30 con Adorazione e lodi. Dopo la colazione ci siamo riuniti per ascoltare un videosaluto del Responsabile internazionale della nostra fraternitá, el P. Erik Losada, abbiam ascoltato pure ilsaluto registrato di Mons. Angel Rossi, Arcivescovo di Cordoba, e anche il messaggio di Mons. Rafael Felipe, Vescovo Emerito della Republica Dominicana, fondatore della fraternitá R.D. Si é distaccata la presenza di Mons. Ricardo Ceirutti, vescovo ausiliare di Cordoba.

Dopo avere ricevuto alcuni indicazioni di modo digitale, abbiamo iniziato il nostro giorno di deserto. Alcuni lo hanno realizato nella casa dove stavamo, altri uscirono a camminare verso la montagna o vicino alla casa. Il deserto duro fino alle 15.30 quando siamo riuniti in gruppi per idioma per fare una revisione di vita e raccontare la esperienza del giorno di deserto. Dopo questo momento abbiamo avuto un piacevole break e ci siamo riuniti nel salone delle conferenze per ascoltare la relazione sulla gestione di sei anni (2016-2022) presentata dal P. Fernando Tapia della fraternitá di Cile. In seguito si é proceduto alla elezione del nuovo Responsabile Continental di America. E stato eletto il P. Carlos Roberto della Fraternitá di Brasile con una votazione di 10 voti su quindici nel primo scrutinio, cioé, i due terzi necessari per regolamento per essere eletti.

Fin dal giorno prima, P. Fernando aveva invitato tutti a socializzare per vedere chi sarebbe stato il nuovo responsabile dell’Equipe Continentale. Infine, sono state raccolte idee per redigere la Carta di Cordoba.

Dopo la Messa e di una buona cena abbiamo avuto una notte culturale: abbiamo condiviso con Cristina y Quique, una coppia di cantanti di La Rioja.

Uno dei nostri partecipanti, Alex, della fraternità di Stati Uniti ha dovuto partire la notte di giovedí per un errore nella emissione del suo biglietto di volo. Il nuovo Responsabile constituí un equipe panamericano per aiutarlo nella gestione. E stato costituito con Alex (StatiUniti), Martires (RepublicaDominicana) y Tino (Argentina).

Venerdí 23 iniziamo come sempre con la Adorazione e le lodi animate dalla Argentina e Cile. Dopo la colazione abbiamo rivisto e corretto la” lettera di Cordoba.” Abbiamo concluso la mattinata con la valutazione della Terza Assemblea tenendo in conto i seguenti punti: organizzazione, metodología, alloggio, contenuti, ambiente, liturgia. Tutto e stato bene valutato. Solo alcuni hanno espresso che la casa era molto fredda. Dopo abbiamo proggetato la IV Assemblea Panamericana che sará in Brasile al inizio di settembre del anno 2026.

Nel pomeriggio abbiamo fatto una bella passeggiata per la cittá di Cordoba e abbiamo celebrato l’Eucaristia nel Seminario Maggiore di Cordoba.

Abbiamo concluso la nostra Assemblea con la cena del venerdí, giá che alcuni avevano il loro biglietto per la notte del venerdí. Il sabato solo rimassero alcuni che andavano via in questo giorno e altri sono rimasti alcuni giorni in piú,aCordoba.

Redattata dal Rvdo. P. Mario de la Cruz Campusano (Fraternitá Republica Dominicana)

Cordoba, 24 settembre 2022

PDF: Cronaca Assemblea Panamericana, setembre 2022 it

Lettera da Cebu, gennaio 2019, assemblea generale

Dal 15 al 29 gennaio 2019 abbiamo ricevuto dal Signore un dono meraviglioso : l’Assemblea Internazionale della Fraternità Jesus Caritas nelle Filippine. A Cebu, nella « House of Prayer » de Talavera, abbiamo vissuto una bellissima esperienza di fraternità universale alla luce del tema: « Preti diocesani missionari ispirati dalla testimonianza di Charles de Foucauld».

Siamo molto riconoscenti alle fraternità sacerdotali Jesus Caritas delle Filippine e alla Chiesa diocesana di Cebu, nella persona del suo Pastore il Vescovo José PALMA, che ci hanno accolti con generosità. Eravamo 42 fratelli venuti dall’Africa, dall’America, dall’Asia e dall’Europa, ognuno con la propria lingua, cultura, storia, con le proprie esperienze e testimonianze…E’ stata una bella manifestazione dello Spirito di Pentecoste.

A Cebu abbiamo avuto la gioia di incontrare il popolo di Dio attraverso la partecipazione alle celebrazioni eucaristiche domenicali. Le feste « del Señor Santo Niño » et di « San Sebastian » ci hanno fatto scoprire un popolo di Dio entusiasta che celebra la sua fede con una gioia contagiosa.

Durante l’assemblea ci ha raggiunto  la notizia di due avvenimenti, uno, motivo di gioia e l’altro, di tristezza: la liberazione del nostro fratello Denis SEKAMANA in Rwanda dopo una lunga prigionia e l’attentato del 27 gennaio nella cattedrale di Jolo che ha causato una ventina di morti e più di 80 feriti. Continuiamo a pregare per tutte le vittime e per l’avvento della pace.

CONTEMPLAZIONE DELLA REALTA’

L’équipe internazionale ha efficacemente coordinato le attività dell’Assemblea grazie ad una metodologia in tre tappe: contemplare la realtà, farne un discernimento e impegnarsi. Abbiamo iniziato ascoltando ciò che vivono le nostre fraternità nei loro rispettivi paesi :

Nella società :

  • Le ricchezze sono sempre più ingiustamente spartite. I ricchi sono sempre più ricchi mentre i poveri restano confinati nella miseria.
  • I poveri lottano per difendere i loro diritti ma sono le prime vittime della violenza e di ogni sorta di traffici che prendono avvio dalla miseria.
  • Il disprezzo degli uomini verso l’ambiente e lo sfruttamento abusivo delle risorse del pianeta hanno provocato una grave crisi ecologica di cui i poveri sono le prime vittime.
  • Aumentano sempre più i flussi migratorii causati dalla violenza e dall’insicurezza mentre i paesi ricchi chiudono le loro frontiere.
  • In alcuni paesi, il modo di affrontare e risolvere i problemi della società da parte dei governanti è motivo di insicurezza a vantaggio di partiti nazionalisti e xenofobi che si imapdroniscono del potere.
  • In altri paesi, gruppi estremisti hanno diviso le comunità e seminato paura e sfiducia tra la popolazione.
  • L’islam é attraversato da correnti contradittorie et in alcuni paesi l’integrismo e il terrorismo prendono piede. Di questo soffrono cristiani e musulmani.
  • Tuttavia, una crescente creatività si registra in alcune ONG per cercare di rispondere alle grandi sfide della difesa dei diritti dell’uomo, dell’immigrazione, dell’ecologia, della solidarietà con i poveri e del vivere insieme nella diversità delle culture.

Nella Chiesa :

  • In alcuni paesi diminuisce il numero dei cristiani e aumenta l’indifferenza verso la religione e la Chiesa. La secolarizzazione e lo scandalo degli abusi sui minori da parte di preti e di vescovi hano reso ancora più degradata la situazione. Ma molti segni di speranza sono apparsi con l’esortazione di papa Francesco « Evangelii Gaudium ».
  • L’esortazione conduce la Chiesa su un cammino missonario più coerente con le attese della gente e più fedele al Vangelo.
  • Essa ci invita a vivere nella semplicità e nella prossimità con i poveri e a uscire verso le « periferie ».
  • Constatiamo l’emergere di laici che sono più impegnati nella fede e che diventano perciò evangelizzatori loro stessi.
  • Diventiamo più aperti al dialogo con i laici e anche con i credenti di altre confessiioni o altre religioni.
  • Sentiamo la necessità di sviluppare iniziative pastorali per formare piccole comunità di base che parmettano al seme del Vangelo di crescere tra le sfide cui il popolo deve far fronte.

Nelle fraternità :

  • I membri, in alcune fraternità, diminuiscono di numero e invecchiano.
  • In numerose fraternità, la revisione di vita e la giornata di deserto non sono praticate .Questa è una sfida che dobbiamo raccogliere !
  • Le fraternità sono in crescita nei paesi del Sud.
  • Esiste una buona comunicazione tra le fraternità del Nord e del Sud.
  • La vita fraterna é sviluppata grazie agli incontri mensili.
  • Le fraternità vivono parzialmente anche l’adorazione eucaristica.
  • La volontà di prossimità con i poveri è une priorità nei nostri impegni.

I CRITERI DI DISCERNIMENTO

Le meditazioni quotidiane, le conferenze e la condivisione di esperienze ci hanno aiutato ad approfondire il discernimento delle realtà contemplate.

Emmanuel ASI e Honoré SAVADOGO ci hanno aiutato quotidianamente a meditare sul vangelo del giorno e su alcuni pensieri di frère Charles. Il primo ci ha invitati ad accogliere l’appello di Cristo ad aprire il nostro cuore ai fratelli e alle sorelle che sono emarginati/e e l’altro, a seguire più da vicino frère Charles.

Le conferenze di Maurício da SILVA, de Jean François BERJONNEAU et de Manolo POZO OLLER ci hanno condotto alla riscoperta del fondamento della missione e della spiritualità missionaria di Frère Charles e di Papa Francesco. Sono state anche un pressante appello a fare nostre le loro convinzioni missionarie per diventare una « Chiesa in uscita » che annuncia la Buona Notizia a coloro che vivono nelle periferie geografiche ed esistenziali. Hanno infine portato alla nostra attenzione alcune sfide attuali della missione : il degrado della nostra ‘casa comune’, l’emigrazione e il dialogo con i musulmani.

Sul piano delle testimonianze, siamo stati fortemente motivati dalla condivisione di Mariano PUGA sulla sua esperienza pastorale tra i poveri e gli emarginati. Infine Fernando TAPIA ci ha illustrato un documento per il ‘mese di Nazareth’ elaborato insieme a Jean-Michel BORTHEIRIE e a Manolo POZO OLLER. Ci siamo tutti invitati mutualmente a trovare il tempo per questo importante esercizio della nostra spiritualità agevolati, d’ora in avanti, da questa preziosa guida.

GLI APPELLI ECHEGGIATI

Davanti a questa situazione e secondo i criteri di discernimento enunciati, abbiamo fissati alcuni appelli per la nostra fraternità.

Al cuore delle nostre società

  • Vogliamo praticare nei nostri paesi la « fraternità universale », alla quale ci invita Fratel Charles », ponendoci accanto ai più poveri.
  • Per rispettare con loro questo pianeta che ci ha affidato il Creatore.
  • Per lottare con loro perchè ci sia più giustizia.
  • Perchè la dignità di ogni persona sia rispettata e ognuno possa avere cibo sufficiente e lavoro.

Al servizio delle nostre Chiese

Abbiamo udito l’appello a :

  • Partecipare pienamente a quella « trasformazione missionaria » cui ci invita Papa Francesco nell’ « Evangelii Gaudium».
  • Consolidare le comunità cristiane di base a partire dalla Parola di Dio».
  • Sviluppare la collaborazione tra laici e sacerdoti per impegnarsi insieme nella missione e lottare contro il clericalismo.
  • Aiutare le nostre comunità a essere « in uscita verso le periferie geografiche ed esistenziali».
  • Fare della povertà delle nostre comunità un cammino di solidarietà con i poveri.
  • Imparare a dialogare con chi crede o pensa altrimenti.
  • Contribuire al convivere insieme di tutti i gruppi che compongono la società.
  • Invitare le nostre Chiese all’accoglienza dei migranti come nostri fratelli e come fossero Cristo in persona.

Nelle nostre fraternità

Ci sentiamo chiamati a una conversione nella pratica dei mezzi della fraternità :

  • Praticare una autentica « revisione di vita » come trampolino per la missione.
  • Rispettare insieme l’adorazione eucaristica e le giornate di deserto indispensabili per seguire il Cristo sul cammino di uscita verso gli altri.
  • Fare del mese di Nazareth una importante tappa nella vita, per rileggere il proprio ministero e raffrontarlo al cammino di fratel Carlo.
  • Sviluppare la relazione tra fraternità di differenti continenti grazie al sito <iesuscaritas.org>.
  • Far conoscere la spiritualità di Frère Charles alle giovani generazioni.

L’ELEZIONE DEL NUOVO RESPONSABILE INTERNAZIONALE

Ringraziamo Aurelio e la sua équipe per il prezioso lavoro compiuto in questi sei anni.

Abbiamo eletto Eric LOZADA, filippino, come responsabile internazionale. E’ il primo fratello dell’Asia ad assumere tale responsabilità. Su di lui abbiamo implorato il soffio dello Spirito Santo per la fecondità della sua missione. Egli ha poi costituito la sua équipe di lavoro, composta da Fernando TAPIA (America), Honoré SAVADOGO (Africa), Matthias KEIL (Europa) et Tony LLANES (Asia) non presente all’assemblea.

Confidiamo nei fratelli della nuova equipe per essere aiutati a « gridare il Vangelo con tutta la nostra vita » e a dare un nuovo slancio spirituale e missionario alle nostre fraternità. Come ci ricorda Papa Francesco : « Il Cristo risorto e glorioso è la sorgente profonda della nostra speranza e il suo aiuto non ci mancherà nel compiere la missione che ci affida » (Evangelii Gaudium N°275).

I fratelli responsabili e delegati all’Assemblea Generale a Cebu, Filippine, gennaio 2019

PDF: Lettera da Cebu, gennaio 2019, assemblea generale, it